«La vita di ciascuno di noi è un romanzo.
Voi, me, noi tutti viviamo prigionieri di un’invisibile ragnatela, di cui siamo anche un po’ gli artefici.
Se imparassimo dal nostro terzo orecchio e dal nostro terzo occhio ad afferrare, a comprendere meglio, ad ascoltare, e a vedere queste ripetizioni e coincidenze, l’esistenza di ciascuno di noi diventerebbe più chiara, più sensibile a ciò che siamo e a ciò che dovremmo essere.
Ma è possibile sfuggire a questi fili invisibili, a queste triangolazioni, a queste ripetizioni?
Siamo, in fondo, in un certo senso, meno liberi di quanto crediamo.
Pertanto possiamo riconquistare la nostra libertà e svincolarci dalla ripetizione, capendo ciò che accade, afferrando questi fili nel loro contesto e nella loro complessità.
Possiamo, in questo modo, vivere la nostra vita e non quella dei nostri genitori o dei nostri nonni, o di un fratello morto, per esempio, che noi rimpiazziamo, consapevolmente o a nostra insaputa.»
(Anne Ancelin Schützenberger)
Questo scritto ci sprona all’importanza di diventare consapevoli quanto prima possibile della nostra vita e intraprendere il prima possibile azioni mirate.
Come?
Guarda il romanzo della tua vita, diventa il protagonista della tua storia e non la comparsa di quella che qualcun altro ha scritto per te.
Strappa il copione e scrivine tu uno nuovo, così da liberare te e il tuo albero genealogico dalle repliche transgenerazionali.